Ultima modifica: 21 Gennaio 2019

Giornata della Memoria 2018

Birkenau


… quella
di Anna Frank non dev’essere, non è
privilegiata memoria. Ce ne furono tanti
che crollarono per sola fame
senza il tempo di scriverlo.
Lei, è vero, lo scrisse.

(Vittorio Sereni, Amsterdam)

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aggiornamenti, pubblicati in data 28-1-2018

*** Inferno sulla Terra – Giornata della Memoria 2018 (link esterno al portale – DOCUMENTARIO – “Chi mai saprà quello che è capitato qui?” La domanda è stata incisa con un chiodo su una pietra anonima ad Auschwitz. Rai2 celebra la 72° Giornata della Memoria, dedicata al ricordo dello sterminio del popolo ebraico, con il programma “Inferno sulla Terra – Giornata della Memoria 2018”. Ubaldo Pantani è ad Auschwitz, Birkenau, Dachau, i tragici scenari in cui si è consumata la Shoah. Ma anche nei luoghi italiani dell’orrore: al forno crematorio della Risiera di San Sabba a Trieste; a Fossoli, in Emilia, nel campo di concentramento dove transitò Primo Levi; al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano dove il 30 gennaio del ’44 iniziò la deportazione della neo senatrice Liliana Segre e di altre migliaia di ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau. Fra le voci dei sopravvissuti italiani all’orrore della persecuzione razziale raccolte da Massimiliano Boscariol e Fabio Di Nicola c’è anche la tragica testimonianza di Enrico Vanzini, l’ultimo componente ancora in vita di un sonderkommando, costretto dalle SS a rimuovere i corpi di altri ebrei dalle camere a gas per portarli alla cremazione. – durata: 59 minuti)


*** Speciale Tg5 – Amici per la vita – La straordinaria storia di due uomini che si sono conosciuti nell’inferno di Auschwitz (link esterno al portale – DOCUMENTARIO – La straordinaria storia dell’amicizia tra Sami Modiano e Piero Terracina, a cura di Roberto Olla)


*** Sulle LEGGI RAZZIALI (link esterno al portale – pagina web)


Oh, notte dei bimbi piangenti!
Notte dei bimbi chiamati alla morte!
Non può più entrare il sonno.
Orribili guardiane
hanno sostituito le madri,
nei muscoli delle mani tendono la falsa morte,
la spargono sui muri e sulle travi,
tutto fermenta nei nidi dell’orrore.
Paura allatta i bimbi e non la madre.

Appena ieri la mamma chiamava il sonno
su loro, come una bianca luna,
in un braccio era la bambola —
con le guance lavate dai baci,
nell’altro una bestia di pezza
fatta viva dall’amore
Soffia ora il vento della morte,
solleva le camicie sui capelli
che nessuno più pettinerà.
(Nelly Sachs)



*** “Speciali Storia – “Son morto che ero bambino – Francesco Guccini e Mons Matteo Zuppi ad Auschwitz” (durata: 2 minuti 10″)

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*** “Speciali Storia – “Son morto che ero bambino – Francesco Guccini e Mons Matteo Zuppi ad Auschwitz” (stralcio – durata: 14 minuti)

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aggiornamenti, pubblicati in data 24-1-2018

*** Verso il Giorno della Memoria (link esterno al portale – Padlet a cura del prof. Andrea Maiello, con i seguenti materiali:
– 8 testimonianze video di superstiti della Shoah;
– 3 audiolibri (Se questo è un uomo, La tregua, 16 ottobre 1943);
– 6 risorse su Anne Frank (tra cui il tour virtuale del rifugio, una linea del tempo interattiva, l’audiolibro del diario, il film del 1959);
– 6 contenuti su Giorgio Perlasca (il film Rai completo [disponibile se registrati al portale RAI], lo speciale di «La storia siamo noi» e alcune interviste);
– 11 risorse varie (tra cui tour virtuali di Auschwitz, mappe animate sui campi di concentramento e l’«Album Auschwitz»)


*** La Shoah attraverso un percorso didattico in modalità Flipped (link esterno al portale – documento .pdf a cura della prof.ssa Valeria Pancucci)


*** Il genocidio degli ebrei (Unità di Apprendimento semplificata) (link esterno al portale)


*** I Web Doc di Rai Cultura – SHOAH, il Giorno della Memoria (link esterno al portale)


*** Rai Storia – Alain Resnais, Notte e nebbia – La Shoah (link esterno al portale – Il controverso documentario presentato al grande pubblico nel 1956 è un film documentario realizzato da Alain Resnais nel 1955, della durata di 32 minuti Racconta la Shoah attraverso il montaggio di due serie di immagini: quelle in bianco e nero sono ambientate negli anni della guerra, quelle a colori sono girate nel presente del film ad Auschwitz. Una voce narrante fuori campo racconta l’accaduto (ma in questo video la voce narrante è stata stranamente eliminata, conservando la sola colonna sonora. Il docufilm comincia con l’ascesa del nazismo nel 1933, l’inizio del genocidio nel 1942 e il lager dopo il 1945. Testo: Jean Cayrol. Musica: Hanns Eisler).
Le parole finali del film:
“Nel momento in cui vi parlo, l’acqua fredda delle paludi e le rovine riempiono le fosse dei carnai. E’ un’acqua fredda e opaca come la nostra cattiva memoria. La guerra è assopita, un occhio sempre aperto. L’erba fedele è ricresciuta sull’Appel Platz intorno ai blocchi. Un villaggio abbandonato, ancora pieno di minacce. Il crematorio è fuori uso. Le crudeltà naziste sono passate di moda. Nove milioni di morti vagano in questo paesaggio. Chi di noi veglia in questo strano osservatorio per avvertirci dell’arrivo di nuovi boia? Hanno davvero un volto diverso dal nostro? Da qualche parte, fra noi, ci sono dei kapò che l’hanno scampata, dei capi riabilitati, dei delatori sconosciuti. Ci sono tutti coloro che non ci credevano, o soltanto ogni tanto. Ci siamo noi che guardiamo sinceramente queste rovine come se il vecchio mostro dei campi fosse morto sotto le macerie, che fingiamo di ritrovare la speranza, davanti a queste immagini che si dileguano, come se si fosse guariti da quella peste, noi che fingiamo di credere che tutto questo appartenga a un solo tempo e a un solo paese, e che non pensiamo più a guardarci intorno e non sentiamo quelle grida infinite.”




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materiali pubblicati in data 20-1-2018

*** Giorno della Memoria: 20 proposte per una lezione non retorica (link esterno al portale)


*** Giorno della Memoria, unità di apprendimento sulla SHOAH per la scuola secondaria di I e II grado (link esterno al portale)


*** Presentazione del video La stella di Andra e Tati (link esterno al portale)

La stella di Andra e Tati” narra la storia delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau all’età di 4 e 6 anni. Il Progetto è sostenuto dal MIUR, in collaborazione con la RAI e Larcadarte, e fa parte delle iniziative che il Ministero dell’Istruzione mette in campo per la Giornata della Memoria del 2018, a 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali.
E’ una storia incredibile quella delle sorelle Bucci: nate a Fiume nel 1939 e nel 1937, Andra e Tati vennero arrestate insieme alla mamma, alla zia, al cuginetto e ad altri famigliari. Il loro treno arrivò ad Auschwitz-Birkenau la notte del 4 aprile 1944. La nonna venne uccisa la sera stessa, le bambine, forse scambiate per gemelle perché praticamente identiche, furono indirizzate al Kinderblock insieme al cuginetto. Ad Auschwitz-Birkenau vennero deportati circa 230.000 bambini ebrei, provenienti da tutti i paesi dell’Europa e la loro sopravvivenza fu sempre legata a circostanze del tutto eccezionali, visto che la regola del campo prevedeva che i bambini sotto i 14 anni venissero immediatamente mandati alle camere a gas, a parte i gemelli o i bambini giudicati interessanti per gli esperimenti medici. Quando il 27 gennaio 1945 i sovietici entrarono ad Auschwitz, c’erano solo 650 bambini in vita: fra loro Andra e Tatiana, che finirono in Polonia e poi in Inghilterra. La mamma Mira, sopravvissuta anch’essa, era riuscita a ricordare per tutti quegli anni i numeri tatuati sul braccio delle figlie: le bambine si riunirono alla madre nel dicembre 1946.


*** Celebrazioni del 27 gennaio 2018 – Giorno della Memoria (lettera dalla Regione Lazio, Presidente On. Nicola Zingaretti e Vicepresidente Massimiliano Smeriglio – purtroppo la lettera è pervenuta in questo formato, non accessibile)



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Racconto di un episodio accaduto all’esame di maturità del 1939 nel liceo classico “Marco Polo” a Venezia, e che coinvolse la maturanda Giuliana Coen, destinata a diventare ben nota con il nome che avrebbe in seguito scelto per firmare le proprie creazioni di moda, Roberta di Camerino. È la stessa stilista a spiegare come andò in un libro di memorie, R come Roberta (pubblicato nel 1981): «Quella mattina entriamo in classe e assisto alla prima sorpresa. Tutti i banchi sono in fila, come sempre. Ma ce ne sono due in un canto, un po’ scostati. Io faccio per sedermi a caso, quando mi arriva alle spalle un professore e mi dice: “No, laggiù per favore”, e indica uno dei banchi messi da parte. Quasi nessuno si accorge di quel che sta accadendo perché c’è il solito trambusto, gli amici cercano di stare insieme, c’è chi cambia idea all’ultimo momento, chi baratta il suo con un altro posto. Alla fine siamo tutti seduti. C’è un attimo di silenzio, finalmente. Ed è in quel momento che, da un banco centrale, si alza un ragazzo. Non è bianco, è un mulatto. Alza la mano, per poter parlare. È il figlio di una principessa eritrea e d’un generale italiano. “Volevo sapere perché quei candidati son tenuti da parte”. Ha una voce sonora, un accento romanesco, ma elegante. Il professore ha un momento d’imbarazzo, ma si riprende. “Sono privatisti”. Il mulatto sorride. “Certo: privatisti. Ma perché sono ebrei, non è vero?”. Questa volta l’imbarazzo del professore è più evidente. Il giovane eritreo non gli dà nemmeno il tempo di dire una parola. “Se è per una questione di razza, nemmeno io sono ariano, come certo non vi sarà sfuggito, non è vero? Perciò, con il suo permesso…”. Ma non aspetta il permesso di nessuno. Prende l’ultimo banco della fila, che era vuoto, e lo spinge verso i nostri, di lato. Allora accade l’imprevedibile, davvero. Tutta la classe si alza, alcuni mi fanno alzare, prendono anche il mio banco. In un niente la classe è tornata normale: tutti i banchi tornano in tre file, noi siamo con gli altri. Il giovane mulatto, prima di sedersi a sua volta, fa un rigoroso inchino al professore. C’è un attimo di silenzio. L’insegnante è turbato. Si leva gli occhiali, passa una mano sugli occhi. Poi, quasi parlando a se stesso, ma lo sentiamo benissimo dal posto, si lascia scappare un: “Vorrei abbracciarvi tutti quanti.”».



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Video Percorso didattico sulla SHOAH (durata 25 minuti)

CONTENUTI:
– Breve introduzione tratta da “La vita è bella” di Roberto Benigni;
– Documentario sull’Olocausto (una sintesi dell’eccidio, con cause, sviluppi e conseguenze);
Le memorie del Novecento: alcuni eccidi del secolo appena trascorso;
– Il processo che porta alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo;
– Video sintetico sui contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo;
I perseguitati di oggi: cortometraggio realizzato da Ettore Scola.

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*** Spunti e link Giorno della Memoria (link esterno al portale, canale Moodle della prof. Vittoria Nicolò)


*** Mappa sulla SHOAH (mappa realizzata da una classe Quinta scuola primaria – link esterno al portale)


*** Noi e la MEMORIA: il percorso di lavoro (percorso dalla classe Terza alla classe Quinta scuola primaria – link esterno al portale)


*** 27 gennaio “Giornata della Memoria”: risorse (aggiornamento gennaio 2018) (link esterno al portale)


*** A Berlino hanno trasformato le svastiche sui muri in graffiti – Progetto #Paintback (link esterno al portale)


*** Giorno della Memoria (link esterno al portale, piattaforma Pinterest)


*** Omaggio a Primo Levi (link esterno al portale, piattaforma Pinterest)


*** Omaggio a Shlomo Venezia


*** La Shoah – L’Olocausto (breve scheda storica a cura della prof. V. Nicolò, formato .pdf, 380.5 kb, link esterno al portlae)


*** …per non dimenticare- Shoah: Poesie e Pensieri (opuscolo rivolto dal MIUR agli studenti italiani, nel 2015, formato .pdf, 4.2 MB, link esterno al portale)



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Percorsi di Educazione alla Legalità 2017-2018


Referente d’Istituto per Educazione alla Legalità, Prevenzione e Contrasto al Bullismo: prof. Doriana D’ETTORRE
Pagina a cura delle proff. D’Ettorre e Nicolò








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